Modello #45 - La regola del 3-3-3 di Oliver Burkeman per organizzare la giornata.

Primo modello dell'anno, primo modello utilizzando la nuova piattaforma dopo il recente travaso.

Partiamo con un metodo che ti servirà in questi giorni di pianificazione del 2025: il rischio di sovraccarico è quanto mai probabile ma con questa regola si può scongiurare.

Piccola nota personale: Il mio consiglio è di utilizzare la risorsa scarsa chiamata forza di volontà per prendere un'abitudine. L'approccio classico dell'agenda super carica il primo di gennaio, spingere come un dannato e consumare la forza di volontà per pochi giorni tanto su una produttività mal pianificata è un errore.

Prossimamente ti scrivo anche del modello di Cal Newport (il Life Stack). Sull'altro mio blog uscirà un articolo per pianificare l'anno davanti. Se ti interessa rispondi pure a questa mail.

La regola del 3-3-3 di Oliver Burkeman per organizzare la giornata.

La regola del 3/3/3 per organizzare la tua giornata è di Oliver Burkeman. Il suo libro, Four Thousand Weeks, è stato una novità nel panomara dei libri americani sulla produttività (oltre che segnale che il vento sta cambiando, confermato anche dal recente Slow Productivity di Cal Newport).

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Oliver Burkeman

La regola 3-3-3 in breve

Il concetto è super semplice

1. Dedica tre ore alla cosa più importante.
2. Tre compiti brevi, di solito urgenti, vengono portati a termine.
3. Tre attività di Cura / Mantenimento, come la scrittura di un diario o l'esercizio fisico, vengono svolte per mantenere la vita scorrevole.

L'idea è che se completi questi tre punti principali, hai avuto un'ottima giornata e poi andare a letto felice e soddisfatto.

Perché mi è piaciuto

Ho trovato questa regola estremamente utile:

1. Dedicare 3 ore concentrate alla cosa più importante è garanzia di fare progressi significativi, qualsiasi sia la scala temporale che guardate.
2. Completare 3 compiti brevi che hai evitato ti impedisce che il "cumulo della to-do-list-infinita" cresca a dismisura.
3. A ben vedere ti toglie l'ansia di dover avere la to-do-list a zero, dato che diventa semplicemente un folder con le cose da fare.
4. Lavorare su 3 attività di manutenzione ti permette di fare progressi su altri ambiti fondamentali della vita, come la salute, le relazioni, la casa e altro ancora.
5. Ci ricorda che non dobbiamo sovraccaricarci. Caricare le nostre giornate più di quanto sia gestibile, potrebbe anche portare dei risultati nel brevissimo termine ma ci rende fragili e meno capaci di adattarci alle sfide inaspettate.
6. Rimuove la pressione del "devo fare, devo fare" e quel pensiero del "non ho fatto abbastanza"... quel sentimento che molti di noi, ambiziosi, provano quando si mettono a letto la sera, pensando di aver potuto fare di più. Questo mi crea sempre un sentimento di incompletezza.
7. Si integra benissimo con altri framework e Modelli (Eisenhover, Cal Newport, the ONE thing...): la vedrai citata spesso.
8. In generale è ben bilanciato tra la voglia di strafare e l'ignavia della tirannia del lavoro superficiale.

Cosa cambierei

Devo dire la verità la regola del 3-3-3 potrebbe tranquillamente diventare la regola del 2-2-2, ma anche del 1-1-1.

Se si riuscisse a fare OGNI giorno anche solo un'ora di deepwork, un compito breve e un'attività per la salute sarebbe già molto per una buona parte di noi.

Teniamo a mente che:

La componente critica sono i principi che ne sono alla base, più che il numero in sè

• impegno mirato,
• varietà dei compiti,
• manutenzione quotidiana,
• Limitando il sovraccarico.
• Andare a letto sapendo di essere andato avanti.

Come lo applico

Come dicevo sopra al momento io applico la versione 1-1-1.

Ogni sera, su una pagina vuota (io uso Obsidain.md) , scrivo il tuo piano 1-1-1 per il giorno successivo:

1. Cosa è la cosa più importante della giornata a cui dedicherai la tua ora più importante, senza nessuna distrazione?
2. Qual'è il piccolo compito che completerò?
3. Qual'è l attività di manutenzione/self care su cui lavorerò?

Tenere un diario con la lista delle cose fatte e avere una shutdown routine.

Se lo fai, andrai a letto con la sensazione soddisfacente di aver vissuto una giornata ben spesa.

Ma, Manolo, come mai un'ora sola di lavoro?

Seguire la 1-1-1 vuol dire che lavoro un'ora al giorno? No, vuol dire che cascasse il mondo un'ora al giorno è dedicata al mio progetto - in totale concentrazione... Progettare dei blocchi da un'ora inespugnabili e aderire al calendario.

Ti sembra poco?

Ti lancio la sfida: fai time tracking per 10 giorni e vedrai quanti sono i tuoi blocchi da 1 ora di lavoro completamente ininterrotta.

Come fare Time Tracking.

• prendi un foglio di carta e tienilo di fianco al computer.
• quando inizi un lavoro segna l'ora. Appena ti distrai segna l'ora, quando riprendi, segna l'ora, quando cambi lavoro segna l'ora.
• Hai capito: segna ogni volta che cambi oggetto di lavoro anche solo per un istante.

I primi giorni ti dimenticherai di riportare queste interruzioni, poi ci fai l'abitudine: anzi ti accorgerai che il fatto di alzare la matita per segnarle è una chiamata all'attenzione che ti riporta focus e ti interrompe dalle attività che ti distraggono.

Noterai anche degli schemi nel modo in cui lavori, quali sono le attività che interrompi più spesso, quelle in cui sei un treno etc etc.

A quel punto puoi interrompere il time tracking: è un'attività che ha lo scopo di raccogliere le informazioni

Prerequisiti al successo della regola 3-3-3

• Capacità di fare deep work
• Capacità di fare time blocking.
• Avere un diario (va bene un'agenda cartacea o anche un google doc, non serve nulla di complesso) da cui prendere le attività "brevi"
• Avere un piano con obiettivi a diversi orizzonti temporali.